TRADUZIONE:

«In mezzo a tante sconfitte, ai decemviri fu ordinato di accedere ai libri sibillini e Quinto Fabio Pittore fu inviato a Delfi presso l’oracolo per chiedere con quali invocazioni e suppliche i Romani potessero placare gli dèi e quale mai sarebbe stata la fine a tante sventure. Nel frattempo, in seguito alle prescrizioni dei libri fatali, furono eseguiti alcuni sacrifici speciali. Resi propizi gli dèi, come credevano, in maniera soddisfacente, Marco Claudio Marcello invia da Ostia a Roma millecinquecento soldati, che aveva arruolati nella flotta, perché fossero di presidio alla città; egli in persona, una volta mandata avanti verso Teano Sidicino la legione marittima (era quella la terza legione), affidata la flotta al collega P. Furio Filo, pochi giorni dopo si diresse a marce forzate verso Canosa. In seguito a ciò, Marco Iunio, nominato dittatore per autorizzazione del senato e Tito Sempronio, comandante dei cavalieri, indetto l’arruolamento, reclutano i più giovani partire dai diciassette anni. Furono formati con questi giovani quattro legioni e mille cavalieri».

 

ORIGINALE:

Giunta la notizia della sconfitta di Canne, a Roma dilaga il terrore: il popolo teme l’arrivo di annibale e contemporaneamente si verificano nefasti eventi prodifiosi: il senato cerca di provvedere ordinando sacrifici straordinari e una nuova leva ( dilectus) di giovanissimi.

Inter tot clades decemviri Libros (Sybillinos) adire iussi sunt et Q. Fabius Pictor Delphos ad oraculum missus est sciscitatum quibus precibus suppliciisque deos (Romani) possent placare et quaenam futura finis tantis cladibus foret (=esset). Interim ex fatalibus libris sacrificia aliquot extraordinaria facta sunt. Placatis satis, ut rebantur, deis, M. Claudius Marcellus ab Ostia mille et quingentos milites, quos in classe scriptos habebat, Romam, ut urbi praesidio essent, mittit; ipse, legione classica (ea legio tertia erat) cum tribunis militum Teanum Sidicinum praemissa, classe tradita P. Furio Philo collegae, paucos post dies Canusium magnis itineribus contendit. Inde dictator ex senatus auctoritate dictus M. Iunius et T. Sempronius, magister equitum, dilectu edicto, iuniores ab annis septemdecim scribunt. Quattuor ex his adulescentibus legiones et mille equites effecti sunt.

 

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Versione Livio – Inter tot clades decemviri Libros …
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