Versioni di latino per il biennio: come tradurre una versione di latino e quali sono gli autori più gettonati per i primi due anni di liceo.
Versioni di latino per il biennio: si comincia dalle frasi di latino.
Gli autori latini e le loro versioni spaventano non poco gli studenti del biennio del liceo. Sia il liceo classico che quello scientifico, infatti, mettono gli studenti davanti allo scoglio della versione sin da subito. Tradurre dal latino, in realtà, ha però uno step antecedente, che si porta a termine normalmente nei primi due o tre mesi di liceo: la traduzione di frasi latine.
Queste piccole frasi di massimo due righe possono essere di due tipi. Alcune sono inventate di sana pianta dagli autori del libro di grammatica, quindi sono di fatto auto concludenti. Altre frasi latine, tuttavia, sono estratte comodamente da versioni di latino per il biennio. Mancando quindi il contesto di riferimento, lo studente, che crede di essere avvantaggiato nella traduzione di brevi periodi, fa molta più fatica. L’assegnazione di un compito con traduzione di 10 frasi, per esempio, rischia di essere molto meno agevole di una corrispondente versione di latino di 20 righe.
Come tradurre le versioni di latino per il biennio.
Gli autori latini che vengono assegnati al biennio sono certamente i più semplici. Da Fedro, il favolista, si passa a Quintiliano o ad altri autori noti per la loro scorrevolezza, come il primissimo Cesare. Difficilmente si dà da tradurre Cicerone, Sallustio o i temutissimi Seneca e Tacito. Insomma, si cerca di mettere gli alunni davanti a una versione di latino che non sia uno scoglio insormontabile, ma sia proporzionata alle loro capacità.
Per tradurre le versioni di latino per il biennio bisogna adottare un metodo molto rudimentale: quello della fedeltà al testo grammaticale. È praticamente impossibile, nei primi due anni del liceo, conoscere il pensiero dell’autore che si sta traducendo, visto che non si fa letteratura latina. Mancando le basi contestuali e quelle letterarie, l’unico appiglio non può che essere la grammatica. Spesso ne vengono fuori delle versioni tradotte in un italiano praticamente non più esistente, quasi ottocentesco, se non addirittura in un italiano inventato.
Quello che soffre di più, sia nelle frasi latine che in sede di versione, è sicuramente l’ordine delle parole. Il naturale collocamento delle parole in italiano subisce, non si capisce bene per quale motivo, uno stravolgimento per un’ansia di fedeltà all’ordine delle parole latino, che sappiamo essere molto diverso.
D’altra parte, è impossibile per l’insegnante pretendere una fluidità di traduzione e una consapevolezza che permette di risistemare il testo senza tradurne il messaggio grammaticale. Ecco perché prima di iniziare a far misurare gli studenti con versioni di latino vere e proprie sono tutto sommato necessarie le frasi. In un contesto così ridotto, lo studente capisce quale ordine delle parole vada mantenuto fedele e quale possa essere stravolto per una migliore resa in italiano. Solo dopo si può passare a testi interi da tradurre.
Versioni di latino tradotte: ecco dove trovarle.
Quando uno studente inizia ad approcciarsi al latino e ad impararlo, due sono le domande in assoluto più frequenti: come tradurre una versione di latino e dove posso trovare versioni di latino tradotte.
Questo secondo punto dovrebbe, in teoria, venire in un secondo momento rispetto a una traduzione comunque personale, e solo per una verifica di aver o meno tradotto in modo corretto. In realtà, la fase di ricerca di una versione tradotta viene, purtroppo, anteposta al tentativo personale, con il risultato che molti studenti non imparano mai davvero il latino perché copiano le versioni.
Per la ricerca di versioni di latino tradotte bisogna almeno affidarsi a siti autorevoli, le cui traduzioni siano state curate da esperti. I siti più conosciuti sono sicuramente Splash Latino e Latino vivo. Non sempre su questi siti le versioni proposte sono tradotte da eccelse menti, ma capita qualche volta anche di riuscire a trovare una traduzione di qualità. L’ideale rimane comunque confrontarla con edizioni critiche cartacee curate da professori e ricercatori, spesso disponibili anche in formato economico e tascabile.
Perché tradurre latino fin dal biennio.
Tradurre autori latini e versioni fin dal biennio, insomma, è fondamentale per costruirsi una solida base culturale e grammaticale e sopravvivere ai cinque anni di liceo senza che il latino diventi il proprio incubo. Tradurre sempre e con costanza, inoltre, dà la possibilità di acquisire consapevolezza anche nella grammatica italiana, che non fa mai male.
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